I verbi statici sono quelli che in inglese vengono utilizzati per esprimere uno stato d’essere, una situazione immutabile o statica e quindi una condizione permanente

Verbi statici e verbi dinamici

I verbi statici sono quelli che in inglese vengono utilizzati per esprimere uno stato d’essere, una situazione immutabile o statica e quindi una condizione permanente. I verbi dinamici, al contrario, servono per indicare azioni e processi che possono mutare nel tempo e nello spazio.

I verbi dinamici sono generalmente i più diffusi e alcuni esempi possono essere verbi come to go, to work, to eat, to play, to run. Sono molto semplici nel loro utilizzo e possono essere usati con tutti i tempi verbali:

  • Simple: I go / I went / I will go
  • Continuous: I am going / I was going / I will be going
  • Perfect: I have gone / I had gone I will have gone
  • Perfect Continuous: I have been going / I had been going / I will have been going

I verbi statici, al contrario, servono appunto a indicare una condizione o uno stato. Possiamo ad esempio pensare ai verbi che servono per esprimere affetto (to love, to hate, etc.) o a verbi come to understand, to know etc. Questa tipologia è più difficile da usare correttamente, perché bisogna stare più attenti al tempo in cui si esprime la frase. I verbi statici infatti non supportano i tempi continuativi in inglese. In sostanza, gli esempi di seguito sono corretti:

  • Simple: I understand / I understood / I will understand
  • Perfect: I have understood / I had understood / I will have understood

Mentre non si può dire:

  • Continuous: I am understanding / I was understanding / I will be understanding
  • Perfect Continuous: I have been understanding / I had been understanding / I will have been understanding

Tra i verbi che sono sempre statici troviamo quelli che rappresentano degli stati emotivi, come to amaze (stupire), to surprise (sorprendere), to fear (temere), to hate (odiare), to loathe (disprezzare), to envy (invidiare), to care (preoccuparsi, tenere a), to appreciate (apprezzare), to like (piacere), to love (amare), to adore (adorare), to prefer (preferire) e degli stati mentali, come to believe (credere), to understand (capire), to admire (ammirare), to want (volere), to know (sapere), to need (necessitare), to desire (desiderare), to realize (realizzare), to suppose (supporre). Anche i verbi di possesso rientrano in questa categoria: to own (possedere), to possess (possedere), to belong (appartenere), to owe (dovere, essere in debito).

Esistono, poi, dei verbi che possono essere usati sia come dinamici che come statici, in base al contesto e al significato che gli si vuole attribuire. Il più famoso tra questi è il verbo to have: nel caso venga usato per indicare un possesso, può essere utilizzato solo come verbo statico. In pratica, in questo caso possiamo dire:

  • I have a new car / I had a new car / I will have a new car

ma non possiamo dire:

  • I am having a new car / I was having a new car / I will be having a new car

Sappiamo però bene che il verbo to have può essere utilizzato anche in tanti altri contesti, e può anche esprimere un concetto di azione; per esempio potremmo dire:

  • I am having a party / I was having a party / I will be having a party

Quindi è importante prestare attenzione al concetto che si vuole esprimere e decidere che verbo usare e come usarlo. Anche i verbi che esprimono i cinque sensi rientrano in questa categoria (to feel, to taste, to smell, to see – to hear è invece l’eccezione, essendo solamente stativo), come alcuni che esprimono stati mentali (to think, to forget, to imagine, to remember). È quindi bene domandarsi ogni volta: che cosa voglio dire? Sto parlando di una situazione statica o dinamica? In questo modo sarà più facile capire che verbo usare e come coniugarlo al meglio.




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